the european biennial of contemporary art
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artisti

Eveli¯na Deicˇmane

1978, Valmiera, LT Lives in Riga, LT, and Berlin, DE

Nje Mechtaj I Nje Dumaj (Do Not Dream And Do Not Think Of It), 2008 Sound and video installation, dimensions variable

ROVERETO

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C’è un sottile senso di voyeurismo nella visione estremamente personale che Evelina Deicˇmane ha del trauma dell’appartenenza. Un giradischi, posto su un piedistallo e sotto una teca di vetro come fosse un reperto di un museo etnografico, suona un disco in vinile. È il prodotto ibrido di due dischi tagliati al centro e poi incollati assieme, e riproduce le canzoni registrate sulle due diverse metà evocando momenti diversi nel tempo e nella storia. Su una metà c’è la canzone lettone preferita dalla nonna dell’artista: quella con cui è cresciuta e il cui ascolto è stato in seguito proibito dal regime sovietico. Cantando questa canzone a se stessa, tornava con la mente al paese a cui apparteneva e a una vera identità che la canzone la aiutava a forgiare. La canzone russa sull’altra metà evoca un altro momento della vita dell’anziana signora: una lotta senza speranza contro il regime, un assalto al potere. Gli scatti violenti tra le canzoni creano una cacofonia musicale simile al rumore che, come dice sempre la nonna, fanno le radio di oggi. Il video di Evelina Deicˇmane presenta un primo piano del volto della nonna mentre cambia espressione in corrispondenza dei ricordi richiamati alla memoria dai motivi musicali. L’artista mescola sentimenti contradditori in questo ritratto biografico di emozioni ferite, di vulnerabilità rispetto ai cambiamenti storici e di sconvolgimenti dell’identità.


Location

ROVERETO

ADAM BUDAK: "PRINCIPLE HOPE"

EX PETERLINI, VIA SAVIOLI 20 – MANIFATTURA TABACCHI, PIAZZA MANIFATTURA 1 – STAZIONE FERROVIARIA, PIAZZALE ORSI

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