the european biennial of contemporary art
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artisti

Harold de Bree

1966, Voorschoten, NL Lives in The Hague, NL

M1 SS Bailey Bridge, 2008 Wooden construction, 27 × 480 × 250 cm

BOLZANO/ BOZEN

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Il ponte Bailey è una costuzione prefabbricata, resistente e facilmente ricostruibile. Venne usato per la prima volta dalle Forze Alleate nel 1943 in Italia. La sua estrema facilità di movimento, mentre le truppe italiane e tedesche in ritirata procedevano alla sistematica distruzione dei ponti, si rivelò decisiva. Il progetto originario è ancora in uso come struttura d’emergenza ed è diventato parte del programma governativo statunitense riguardante possibili scenari di disastro dopo l’11 settembre.
“Ho pensato che il modo migliore di partecipare a Manifesta 7 fosse quello di costruire un ponte Bailey di 27 metri sopra la vasca rettangolare realizzata dal governo di Benito Mussolini, situata davanti all’Alumix. Il ponte non unisce nessuna delle sponde ed è troppo alto perché la gente possa attraversarlo”. Harold de Bree
L’opera di Harold de Bree è una riscrittura della storia atta a suscitare ricordi e sensazioni profonde e che ha spesso un aspetto industriale e militare. L’artista è particolarmente attratto da forme pure, sobrie, grigie, e da oggetti pesanti e pericolosi. Nelle sue ricostruzioni, tuttavia, questi oggetti colossali sembrano diventare incoerenti e meno concreti.
“Dopo vari corsi di studio in grafica e in pittura all’Accademia d’Arte de L’Aia e di Rotterdam, mi sono trasformato in un grande elefante. Ora lavoro a costruzioni su larga scala, soprattutto progetti site specific a L’Aia”. Harold de Bree


Location

BOLZANO/ BOZEN

RAQS MEDIA COLLECTIVE: "THE REST OF NOW"

EX ALUMIX, VIA VOLTA 11, BOLZANO/ BOZEN

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