the european biennial of contemporary art
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MATTER OF FACT

Contributors: Jeremiah Day, Renzo Martens, Olaf Nicolai, Adam Pendleton, Falke Pisano/Will Holder, Ricardo Valentim Curator: Krist Gruijthuijsen

MATTER OF FACT 19/07 – 02/11/08 MANIFESTA 7 Location: Manifattura Tabacchi Rovereto, Italy

ROVERETO

Il programma Matter of Fact esplora l’estetica educativa della “perfomatività”, o arte della performance. Interrogandosi su come comunicare soggetto e contenuto, il performer ricorre a metodi pedagogici che indagano la politica artistica, fittizia e personale della storia. Un piccolo “cast” di partecipanti approfitta del periodo di Manifesta per riflettere sul proprio metodo di andare oltre la conoscenza. I loro interessi spaziano dalla pura formalità del conscio al linguaggio inteso come spettacolo visivo, diventando mediatori di una produzione culturale ed epici emancipatori di potenzialità utopiche (politiche).
La parte principale del programma è strutturata e controllata dalla sede della ex-Manifattura Tabacchi e opera come parte integrante dell’intera mostra. Questo spazio si appropria dell’attiva e fluttuante dimensione di un ufficio, di un punto di informazione e di uno spazio espositivo in cui le prove, le performance, i dibattiti e le proiezioni avvengono entro una struttura permanente. Ognuno dei partecipanti si esibirà all’interno di questa struttura e ritornerà frequentemente durante lo svolgersi della mostra, rivisitando in questo modo la propria precedente apparizione. In questo modo gli artisti educheranno e rifletteranno su loro stessi in modo performativo.
Le presentazioni sono una combinazione di eventi programmati, permanenti e spontanei, annunciati tramite informazioni aggiornate quotidianamente che ne specificano il contenuto. Il programma viene esposto all’interno dello spazio.
Contributors:
Falke Pisano
La ricerca di Falke Pisano analizza le possibilità di una struttura insita nell’ambito astratto tra linguaggio e oggetti. Nella sua produzione si presentano costantemente vari elementi chiave, quali l’uso del linguaggio come oggetto o la possibilità di costruirne uno, la flessibilità del materiale concreto nell’espressione o la relazione della struttura di un oggetto verso la performatività. Questi elementi sembrano tuttora irrisolti e vengono quindi inseriti all’interno di un resoconto altamente personalizzato in cui l’artista cerca di evitare strutture narrative, simboli, metafore e interpretazioni senza decostruirne e affrontarne i problemi. Per Manifesta 7 collaborerà con Will Holder.
Ricardo Valentim
La pratica artistica di Ricardo Valentim ambisce sistematicamente alla creazione di strategie attraverso la ridefinizione di forme culturali stabilite. Tramite l’uso di modelli convenzionali, Valentim cerca di ricreare degli spazi il cui contenuto è presentato in modo invertito e dislocato in modo anomalo rispetto al pubblico.
Renzo Martens
Come un cantastorie ordinario, Renzo Martens si avventura nei suoi film attraverso i paesaggi caotici che a noi, consumatori di cattive imitazioni, sembrano familiari. È infatti a questa familiarità che Martens è interessato. Metaforicamente l’artista si considera un esempio di viziata mentalità occidentale, ponendosi schiettamente all’interno delle condizioni dirette trasmesse in televisione.
Jeremiah Day
Nelle opere di Jeremiah Day, storie personali mescolano e a volte connettono casualmente diversi eventi politici, formando una storiografia sperimentale e infinita. Nelle sue performance utilizza spesso diapositive, musica e canto di cui “pedagogicamente” trasmette l’argomento assumendo lui stesso la posizione dell’insegnante.
Adam Pendleton
Adam Pendleton concretizza il linguaggio e l’immaginario combinando tra loro architettura, design ed eventi storici, creando un senso di spiazzamento e analizzando le implicazioni più ampie della storia, e il futuro incerto dell’informazione contestualizzata. Grazie a una libertà estrema nell’uso dei riferimenti e delle citazioni, e assieme al rifiuto delle gerarchie convenzionali, ambisce a creare un perpetuo tempo presente destoricizzato, che sconvolga le interpretazioni soggettive e accomodanti della storia e della cultura.
Il progetto tuttora in corso di Olaf Nicolai intitolato Instructions how to produce a site specific work anywhere è iniziato nel 2001. Per la sua realizzazione, il curatore utilizza un alter ego dell’artista e rimane per diversi giorni sul luogo del progetto. La persona scelta tiene un diario; questo materiale viene poi costruito come fosse il diario dell’artista. Il libro apparirà nelle rispettive lingue insieme ai volumi apparsi precedentemente (Vienna 2004; Varna, 2005; e Monaco, 2005), per sottolineare la continuità del progetto.
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Programma:
Ricardo Valentim
Film Festival (from 2007 on): 3 screenings per day (content program displayed within the space) A form of display (2008), wall drawing throughout the Manifattura Tabacchi building.
Olaf Nicolai
Presentation: 09/09 15:00
Instructions how to produce a site specific work anywhere (from 2001 on)
Renzo Martens
04/10 – 05/10/08 (program to be announced)
(Fragment of) Episode 3 (2008) permanently on display
Adam Pendleton
Opening days Manifesta 7: 17/07 11:00
BLACK DADA: A History of Art 20/07 15:00
BLACK DADA: A History of Art 06/08 – 10/08
Jeremiah Day
10/10 – 12/10/08 (program to be announced)
Smoke Clears, Dust Settles
Falke Pisano/Will Holder
Opening days Manifesta 7: 19/07 15:00
17/09 – 21/09 (program to be announced)
Wo Ich die Erde am schönsten fand

Location

ROVERETO

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